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- Il cibo cotto
- Earthlings
- Accumulo di muco
- Come ho svezzato Alfred!
- Medico di te stesso
- La disinformazione!
- Paura per le proteine?
- Frugivori fruttariani
- remissione del cancro
- Concetti di Medicina Naturale
- Testo apocrifo!
- Contatto con la natura!
- Mappa vegana!
- La nostra forza!
- Banca dei semi alle isole Svalbard
- Integratori
- Concetti di Igienismo e medicina naturale
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marzo
(27)
lunedì 30 marzo 2009
venerdì 27 marzo 2009
Il gusto alterato!
... ad Andrea piacevano pure! Ci vuole parecchio tempo per valutare in modo obiettivo i sapori perché per anni abbiamo ingannato i nostri sensi. –
Manu
Niente carne ai frugivori
Passiamo alla classe degli erbivori: struttura fisica forte ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per addentare frutti, e canini per dilaniare; intestino lungo sino a 20 volte il tronco, enzima digestivo capace di trasformare e assimilare la cellulosa delle piante.
Adesso osserviamo l'uomo: struttura fisica non aggressiva, tubo digerente lungo 12 volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate, dentatura sviluppata soprattutto negli incisivi per mordere e addentare frutti e nei molari piatti e robusti per macinare semi e verdure, stomaco debole e poco acido, che non possiede gli enzimi adatti a neutralizzare le sostanze tossiche prodotte dalla decomposizione della carne.Fisiologicamente l'uomo è più simile ai mangiatori di piante come le scimmie o gli elefanti che non ai carnivori come tigri e leopardi.
I carnivori, ad esempio, non traspirano dalla pelle: la temperatura corporea viene regolata con il respiro accelerato e l'estrusione della lingua. Gli animali vegetariani, invece, sono dotati di pori sudoriferi per eliminare le impurità e regolare la temperatura.L'uomo ha una mano pensile come le scimmie e i roditori, atta ad afferrare e cogliere frutti ed oggetti tondeggianti. Se consideriamo la placenta, quella umana è discoidale, come quella delle scimmie antropoidi.
Sembra dunque che l'uomo abbia come cibo elettivo la frutta e la verdura.L'uomo è naturalmente frugivoro. È diventato onnivoro ed è una degenerazione.
Intorno a discariche maleodoranti, distanti centinaia di chilometri dal mare, vivono a volte comunità di gabbiani che si nutrono dei rifiuti, ma non sono “rifiutivori”, semmai si sono aberrati alterando le loro abitudini a discapito della loro salute e primordiale bellezza.
Adesso, chi sostiene che l'uomo è frugivoro e che la frutta dolce e succosa è il suo alimento perfetto, diventa oggetto di scherno e derisione, essendo agli antipodi della condizione attuale.
Il cibo cotto
Con la cottura le proteine subiscono un brusco decadimento del loro valore biologico, tale decadimento è particolarmente intenso in caso di bollitura; se poi la cottura avviene mediante arrostimento o tostatura le proteine si denaturano e producono sostanze tossiche da piroscissione alcune delle quali notoriamente cancerogene, come il benzopirene.
Le carni alla griglia sono causa, ormai accertata, di cancro.
La stessa cosa si può dire dei semi sottoposti a torrefazione (caffè, cacao, pane abbrustolito ecc.): si formano dei catrami di piroscissione nei quali sono state individuate almeno una decina di sostanze cancerogene (prof. R. Lautie, Vie et Action).
La digeribilità delle proteine diminuisce con la cottura (eccetto per l’albume dell’uovo).
Le sostanze proteiche a 60° iniziano a flocculare e poi coagulano del tutto divenendo inattaccabili dai succhi gastrici.La cottura impedisce la digestione salivare e rende gli amidi meno digeribili. Il calore sui grassi causa ossidazione che porta dapprima alla formazione di perossidi e di idroperossidi e poi di acidi grassi a catena corta. Inoltre la glicerina che si libera è un composto altamente tossico. L’acido linoleico, come il linolenico, preziosi per la sintesi dei fosfolipidi, subiscono con il calore delle modifiche strutturali che li rendono inattivi. Il grasso cotto ritarda l’assorbimento di calcio, magnesio, ferro e rallenta lo sviluppo delle ossa.
L’ingegnere francese Andrè Simoneton gravemente ammalato e senza speranza di guarigione, riacquistò la salute con il vegetarismo e si dette a studiare la causa del potere guaritore delle piante. Scoprì che le radiazioni emesse da un organismo sano si aggirano intorno a 6500 Angstrom mentre in condizioni di malattia o di cattiva alimentazione scendono sempre ad di sotto di tale livello.Simoneton divise gli alimenti in tre categorie:1) alimenti morti (cibi cotti o conservati, margarina, pasticceria industriale, alcol, liquori, zucchero bianco e grezzo): questi prodotti hanno radiazioni nulle o quasi nulle;2) alimenti inferiori (carne, salumi, uova non fresche, latte bollito , caffè, tè, cioccolato, marmellate, formaggi, pane bianco: questi hanno radiazioni inferiori a 5000 Angstrom;3) alimenti superiori (frutta cruda e matura e verdura cruda e fresca): questi cibi hanno radiazioni molto elevate tra 8000 e 10000 Angstrom. Inoltre le radiazioni della frutta e della verdura sono più alte quanto più breve è il tempo trascorso dalla loro raccolta.
Gli alimenti che non si possono mangiare crudi non erano destinati dalla natura a nutrirci.
Quando gli uomini si nutrivano di cibi crudi vivevano più a lungo ed erano più forti e più resistenti alle fatiche.Gli animali nutriti con carne cotta vivono meno a lungo ed hanno minori capacità di riproduzione inoltre tendono a sviluppare maggiori malattie mentre l’alimentazione cruda rende perfino più agevole il parto degli animali.
La cottura distrugge il corredo vitaminico, specie delle vitamine termolabili: enzimi, ormoni, antiossidanti naturali: elementi che sono alla base delle difese naturali dell’organismo;- cambia ciò che era organico in inorganico rendendolo inutilizzabile dall’organismo; specialmente le vit. B e C solubili in acqua, si dissolvono alla prima cottura; causa grande perdita di minerali solubili, dal 20 al 70%;- la cottura a vapore produce una perdita dal 22 al 43%; produce acido urico che danneggia lo stomaco, intestini, reni, fegato, polmoni, cuore.
Maggiore è l’acqua che si usa per cuocere il cibo maggiore è il quantitativo di nutrienti che va perso. Il cavolo cotto perde il 62% delle proteine, il 72% del suo calcio, il 60 % di fosforo e il 67% di ferro. La perdita di vit. C degli ortaggi è del 45%; nei germogli di soia è del 70%.
Un cibo cotto è un cibo ossidato. Quando la carne viene bollita i fosfati organici si trasformano in inorganici. Con il cibo cotto l’organismo non potendo trarre tutto il nutrimento necessario sente il bisogno di ingerire maggiori quantità di alimenti, con ciò che ne consegue. Se ci si nutrisse di cibi crudi ne basterebbe la metà del quantitativo che ingeriamo da cotto.
Non è vero che le cose cotte sono più appetitose: sono, eventualmente, i condimenti che le rendono tali, ma le spezie e gli aromi sono spesso tossici.
Da ricordare che tra i tanti tristi primati dell’uomo (come quello di essere il solo animale che prende il latte di un altro animale anche dopo lo svezzamento) è quello di cuocere e mischiare i cibi che mangia.
Il cuoco arrostisce, bolle, cuoce in umido, aggiunge salse, intingoli, sostanze aromatiche e poi mescola e mescola fino a che della sostanza iniziale, totalmente contraffatta, non è più possibile riconoscere il gusto, il colore, l’aroma. Un cibo che non esiste in natura: adatto ad un popolo destinato ad non esistere.Camuffare la morte, il sapore e il truce aspetto della salma di un animale, con i colori e i sapori della vita, questa in sintesi la professione del cuoco. Più uno chef è rinomato e famoso, più spavalde, arroganti, avventurose e blasfeme saranno le sue proposte e le sue modificazioni, le sue macchinazioni infernali sul cibo, elaborate in costante contraddizione con le esigenze salutistiche di chi dovrà consumare le sue taroccate opere d’arte culinaria.
Estratto da un articolo di Franco Libero Manco
giovedì 26 marzo 2009
Earthlings
Accumulo di muco
colon therapy video: http://it.youtube.com/watch?v=han3AfjevOc
Come ho svezzato Alfred!
Medico di te stesso
Significa ammettersi ignoranti e allocchi vittime dell’inganno della scienza.Significa conoscere le leggi della vita osservandola e studiando i principi igienisti.
Ogni igienista cerca di prevenire la malattia curando l’alimentazione, la respirazione, l’esercizio fisico, l’equilibrio mentale, avendo cura dell’ambiente in cui vive, dei ritmi vitali, e di ogni altra esigenza. Se si ammala sa che, nonostante la buona volontà, deve aver trascurato qualcosa oppure che ha agito come agente patogeno uno squilibrio ambientale che non è in relazione con il suo comportamento: in ogni caso deve individuare e rimuovere l’errore o sottrarsi, per quanto possibile, allo squilibrio ambientale affinché la malattia non si ripeta e non si cronicizzi.
Ma a parte questo lavoro di riflessione e cambiamento delle abitudini, dei comportamenti, e dell’ambiente, cosa fa immediatamente un igienista in caso di malattia?
Lungi dall’inibire e arrestare la malattia, mette il corpo nella condizione migliore per portarla a termine, dal momento che essa è un processo riparativo.
Mettendo il corpo in completo riposo fisiologico in modo che possa utilizzare tutte le energie nei processi riparativi, senza alcuna dispersione in attività psicofisiche non essenziali. Ma per il completo riposo fisiologico è necessario il digiuno: il corpo utilizza l’”autolisi” (consumo dei tessuti) in modo tale da consumare le cellule e i tessuti superflui, sovrabbondanti o patologici per nutrire i tessuti vitali.
Il digiuno pertanto intensifica la disintossicazione perché incrementa l’azione degli emuntori e rende inoltre possibile con l’autolisi la distruzione degli accumuli patogeni e delle cellule degenerate: per questo è parte integrante del riposo fisiologico che potenzia l’autoguarigione.Un digiuno drastico su un corpo intossicato gravemente può essere alquanto controproducente.
Fonte: http://digilander.libero.it/igienenaturale/
La disinformazione!
Paura per le proteine?
Per capirci: le proteine sono mal digerite in assenza di vitamine e il loro metabolismo dipende da quello dei glucidi e dei lipidi, almeno in parte. Questo ci fa pensare subito alla frutta, dove, appunto, la coesistenza ed interdipendenza dei diversi principi alimentari da luogo ad un complesso (fitocomplesso) armonioso che rappresenta, nel contempo, l'optimum anche dal punto di vista nutrizionale.
Ci dicono che ormai l’uomo si è adattato a carne e merde varie.Forse l'organismo umano, adattandosi alla alimentazione carnea, assunse le caratteristiche anatomiche e fisiologiche tipiche dei carnivori?
NO, conservò le caratteristiche del fruttariano.
Dopo milioni di anni di innaturale alimentazione carnea, le nostre unghie non si sono trasformate in artigli, il nostro intestino non si è accorciato, i nostri canini non si sono allungati trasformandosi in zanne, il nostro succo gastrico non ha aumentato la sua originale e debole acidità tipica dei fruttariani, il fegato non ha esaltato la sua capacità antitossica, ne è scomparsa l'istintiva attrazione esercitata sull'uomo in età infantile dalla frutta e neppure è scomparsa la altrettanto istintiva repulsione esercitata dalla carne sul bambino appena svezzato.
Tutti segni, questi, che l'alimentazione carnea è così estranea agli interessi nutrizionali e biologici dell'uomo che questi non riesce ad adattarvisi, pur subendo le pesanti conseguenze di un innaturale carnivorismo per lunghissimo tempo.
Il prof. Alan Walzer è giunto alla conclusione che la frutta non è soltanto il nostro cibo più importante, ma è l'unico al quale la specie umana è biologicamente adatta.Walker ha studiato lungamente le stilature ed i segni lasciati, nei reperti fossili, sui denti, dato che ogni tipo di cibo lascia sui denti segni particolari; scoprì, così, che "ogni dente esaminato, appartenente agli ominidi che vissero nell'arco di tempo che va da 12 milioni di anni fa, sino alla comparsa dell'Homo erectus, presenta le striature tipiche dei mangiatori di frutta, senza eccezione alcuna".
Istintivamente, quindi, i nostri progenitori mangiavano quello che la natura offriva loro, cioè la frutta matura, colorita, profumata, carnosa, dolce. Ed è facile immaginare che i nostri progenitori mangiassero la frutta spensieratamente, nulla sapendo sulla quantità e sulla qualità di proteine contenute nella frutta, guidati unicamente dall'istinto.
Mangiar frutta è l'espressione indiscutibile dei bisogni fisiologici nutrizionali delle nostre cellule; esso si manifesta anche prima della fine della lattazione, reso evidente dalla appetibilità e anche dalla avidità con le quali il bambino ancora lattante assume succhi di frutta fresca, che possono sostituire in certi casi anche il latte materno (succo d'uva, per esempio.Per masticare occorrono i denti ed i denti cominciano a nascere verso la fine della lattazione, cioè del periodo in cui l'accrescimento del cucciolo umano è affidato alla suzione della secrezione lattea delle ghiandole mammarie della madre. Al termine della lattazione l'istinto ci orienta decisamente verso la frutta. Altro che pappette di omogeneizzati.
Esiste, quindi, iscritta biologicamente una "continuità nutrizionale tra il latte materno e la frutta", per cui possiamo a giusto titolo considerare questi due alimenti i prototipi alimentari ancestrali dell'uomo.
L'uomo ha un fabbisogno singolarmente modesto di proteine, come è facilmente dimostrabile esaminando il latte materno. All'uomo non si addicono cibi ad alto contenuto proteico, che risulterebbero dannosi alla sua salute.
E' noto che entro il 6° mese di vita extrauterina l'uomo giunge a raddoppiare il proprio peso e a triplicarlo entro il 12°, alimentandosi unicamente con il latte materno. Sino a 5 giorni dopo la nascita del figlio, il latte umano contiene il 2% di proteine e questa percentuale, a partire dal 6° giorno, comincia a calare progressivamente e lentamente sino a raggiungere, dopo 3-4 settimane, 1'1,3% e, dopo 7-8 settimane, 1' 1,2%, percentuale che verrà poi mantenuta più o meno costante sino alla fine dell'allattamento.Poiché la velocità di accrescimento è massima nei primissimi giorni di vita e poi via via decresce, è logico anche che la percentuale delle proteine contenute nel latte, e che costituiscono il necessario materiale di costruzione, debba seguire lo stesso andamento.
L'accrescimento ponderale dell'individuo continua, come si sa, anche dopo la comparsa dei denti, per terminare tra i 21 e 24 anni, ma con una velocità estremamente ridotta rispetto a quella del lattante.
E' pertanto del tutto ovvio che l'alimento che subentrerà al latte materno dovrà avere una percentuale di proteine corrispondente ai reali bisogni di proteine dell'individuo non più lattante, in linea con la decrescenza, prima comprovata, di tali bisogni proteici.
Riassumendo, "il fabbisogno proteico dell'uomo è massimo nel lattante, medio nell'adolescente, minimo nell'adulto":Tanto è vero che non possiamo nutrire un neonato umano, il cui latte contiene 1' 1,2% di proteine, con il latte per es. di mucca, che contiene il 3,5% di proteine senza determinati accorgimenti come la elementare diluizione, nel tentativo di evitare enteriti e altri malanni, anche gravi.
Il corpo umano, quindi, osserva proprio questa regola, cioè la cosiddetta "legge del minimo", che a nostro parere potrebbe chiamarsi "legge dell'optimum" in quanto, se l'individuo ingerisce cibi contenenti dei nutrienti in quantità eccedenti il proprio fabbisogno, tale eccesso diviene per l'organismo una vera e propria scoria tossica ed il corpo cerca in tutte le maniere di sbarazzarsene, cosa che avviene in speciale modo per le proteine, come in precedenza s'è già detto.
La frutta, che ha, appunto, in media, un contenuto proteico adeguato ai bisogni nutrizionali normali della fase successiva allo svezzamento, cioè, mediamente inferiore a quella riscontrata nel latte materno che nel periodo terminale dell'allattamento si aggira attorno all'l,2%
Dal punto di vista proteico un chilo di patate costituisce un cibo relativamente assai più nutriente di un etto di carne o di formaggio perché l'organismo umano riesce ad utilizzare dalle patate una quantità di proteine sette volte maggiore di quelle che utilizzerebbe mangiando carne o formaggio, dato che le proteine di un etto di carne o di formaggio sono concentrate, mentre la stessa quantità di proteine è nelle patate diffusa in una massa di dieci etti.La stessa cosa vale per le mele, che sono molto nutrienti in quanto le loro relativamente scarse proteine (0,35%) sono utilizzate al 100%.
Tutti i vegetali, anche i più negletti e poco noti, contengono proteine, nessuno escluso: questo è un punto fermo, che occorre tenere sempre presente.Elenchiamo ora i più comuni frutti carnosi con i relativi contenuti proteici, in percentuale:
albicocca................................................. 0,8
anguria.................................................... 0,9
arancia.............................................. 0,9-1,3
avocado.................................................. 2,6
banana.................................................... 1,4
cetriolo................................ .................. 0,9
ciliegia ................................................... 1,2
dattero ................................................... 2,2
fico ........................................................ 1,5
fico d'India.............................................. 0,8
fragola..................................................0,9
kaki ...........................................................1
lampone .................................................1,4
limone .....................................................0,9
mandarino.................................................. 1
mela ..................................................... 0,35
melone ................................................... 1,3
mora......................................................... 1
nespola................................................. 0,45
peperone ................................................1,2
pera ........................................................0,6
pesca ...................................................... 0,7
pomodoro................................................ 1
prugna.................................................... 0,8
uva ..................................................... 1-1,4
zucchina................................................. 1,5
media: 28,75/26 =1,1%
Ed ecco le percentuali di proteine presenti negli ortaggi più comuni, limitatamente a quelli che si possono utilizzare crudi:
asparago.................................................. 1,8
barbabietola............................................. 1,2
barbabietola rossa..................................... 1,6
carciofo.................................................... 2,4
cavolfiore................................................. 2,6
carota...................................................... 1,2
cicoria...................................................... 1,6
cipolla...................................................... 1,4
cavolo verza............................................. 3,3
cavolo rosso.............................................. 1,9
finocchio................................................... 1,9
lattuga e simili.......................................... 1,3
pastinaca.................................................. 1,7
porro........................................................... 2
ravanello .................................................... 1
sedano (foglie/gambi)................................. 1,3
sedano-rapa.............................................. 1,5
spinacio.................................................... 2,2
media: 31,9/18 = 1,78%
Dando in giusta misura la prevalenza alla frutta, in media la carica proteica dei cibi che dovrebbero essere utilizzati dall'uomo si attesta su 1,3% circa. Tale percentuale è largamente sufficiente, anzi superiore (sempre in media, che è quel che conta) al fabbisogno dell'uomo, specie dopo il completamento dello sviluppo, cioè dopo il 24° anno di età.
Fonte: Prof. Armando D'Elia
Frugivori fruttariani
remissione del cancro
Un certo Dr. Cowdry, direttore di ricerche all’ospedale Barnard per il cancro e le malattie della pelle, e professore di anatomia alla Università Washington a Saint Louis, dichiarò che gli annali della medicina evidenziano circa quaranta casi sicuri di persone i cui tumori cancerosi cessarono improvvisamente di crescere, per poi guarire spontaneamente.
Nessuno era stato in grado di dare una spiegazione di questo fenomeno, egli disse.In realtà, ogni guarigione è spontanea, ma i millantatori di elisir tengono evidentemente ad arrogarsi tutto il merito delle guarigioni sopravvenute dopo che sia stato fatto uso di uno dei loro specifici.
Il Dr. Shelton riuscì a guarire, con digiuni che andavano dai 21 ai 42 giorni, paralisi, allergie, artriti, schizofrenie, calcolosi e malattie epatiche, ma anche sclerosi a placche, leucemie e tumori.
Il punto critico di questa terapia risiede nel saper distinguere il momento in cui si passa dalla fase dell'autolisi (il corpo si nutre prelevando le proprie riserve: grassi, cisti, pus, cellule morte, ecc.) alla fase dell'inanizione (crisi irreversibile che conduce alla morte).
Breve estratto dal testo reperibile interamente su web: SHELTON Tumori e cancri, loro sparizione naturale per autolisi
Il cancro non è dovuto a una causa specifica, non è una malattia specifica; è l’ultimo anello di una catena di cause ed effetti che risalgono indietro nella vita del paziente.
Poich´e i medici ed i ricercatori dedicanotutta la loro attenzione all’ultimo anello della catena, `e naturale che non riescanoa trovare un modo di prevenire questa malattia.
Quando i principi di ≪continuità≫ e di ≪unità≫ della malattia verranno finalmente introdotti in patologia, la causa del cancro cesserà di essere un mistero (continuità: ogni malattia è il prodotto di un’evoluzione; unità: tutte le malattie non sono che aspetti di un solo e medesimo fenomeno).
Il cancro guarisce raramente, anche nelle più favorevoli delle circostanze. Sarà sempre così, qualunque sia il numero degli specifici che i ricercatori possano scoprire. L’apparizione del cancro dimostra in realtà che l’organismo è così profondamente alterato, in senso patologico, che gli rimane soltanto una minima parte del suo potenziale di autodifesa e di autorigenerazione; ciò riduce notevolmente la sua capacità di tornare al punto di partenza.
Sarebbe quindi mille volte più utile e ragionevole cessare lo sperpero di fondi esorbitanti alla vana caccia di uno specifico per questa ≪malattia≫ e impiegare tali fondi per insegnare alla gente a vivere in modo tale da rendere impossibile lo sviluppo del cancro.
nota: E' tuttavia importante ricordare che la maggior parte dei casi diagnosticati come cancri non sono tali, in quanto la diagnosi medica `e quasi sempre bagliata. Conseguentemente, i casi diagnosticati come cancro sono tutti guaribili.
In primo luogo, deve essere preso in considerazione l’abuso di proteine e più particolarmente, di proteine di origine animale. La prova di ciò è l’incidenza del cancro negli animali selvatici. Esso si riscontra quasi esclusivamente nelle specie predatrici, presso le quali è molto diffuso.
Quale è l’effetto del digiuno sul cancro? Esso provoca l’arresto della crescita tumorale, seguito da un processo d’involuzione e riassorbimento. Nel caso in cui il digiuno non sia stato abbastanza lungo per assicurare di per sè un riassorbimento completo, l’autolisi (dal greco auto e luo = dissolvere se stesso) dei tumori benigni si completa solitamente in poco tempo, seguendo un regime alimentare accuratamente regolato. L’importanza della nutrizione nella formazione dei tumori e neloro dissolvimento per autolisi non ha ricevuto la dovuta attenzione da parte degli uomini che ricevono fondi per studiare il cancro; parimenti, non hanno nemmeno sospettato l’influenza cancerogena della tossiemia risultante da un metabolismo difettoso. Si sa perfettamente, adesso, che il cancro non si sviluppa mai in tessuti sani, ma in tessuti ≪malati≫ da molto tempo.
La prevenzione del cancro si riduce dunque a ben poca cosa: soltanto abitudini di vita di prim’ordine, mentali e fisiche, possono mantenere un alto grado di salute, atto alla prevenzione di qualsiasi sviluppo anomalo nell’organismo.
Fonte: http://www.vegetarian.it/mra.php?id=storia_del_digiuno&rid=mra
Concetti di Medicina Naturale
Non bisogna soffocare i sintomi, ma eliminare le cause (cattive abitudini alimentari, di vita e di pensiero) Il corpo non sa ammalarsi e tende sempre alla guarigione.
La forza di guarigione è dentro di noi.
I fattori della salute sono: aria, acqua, terra, fuoco, sole, cibo, riposo, gioia di vivere e pensieri positivi. Non esistono malattie bensì ammalati. Più ci si allontana dalla natura e più ci si ammala.
Testo apocrifo!
Il libro esseno della pace è stato tradotto da antichi manoscritti dei primi secoli dopo Cristo e contiene gli insegnamenti che Gesù impartiva nei riguardi della alimentazione e di altre regole igieniche di vita. Eccone due brevi e interessanti estratti:
"Respirate a lungo, e profondamente, durante tutti i vostri pasti, affinché l'Angelo dell'aria possa benedirli. Masticate bene il vostro cibo, affinché diventi liquido e l'Angelo dell'acqua lo possa trasformare in sangue per il vostro corpo. Mangiate lentamente, come se cibarsi fosse una preghiera che innalzate al signore."
"Chiunque mangia carne di animali uccisi mangia il corpo della morte. Poiché nel suo sangue il loro sangue si trasforma in veleno; nel suo respiro il loro respiro volge in fetore; nella sua carne la loro carne imputridisce..."
Contatto con la natura!
Questo video raccoglie le immagini di alcuni ecovillaggi/comunità da me visitate nell'ultimo anno, in un viaggio di accrescimento, ricerca e conoscenza, verso l'indipendenza, l'armonia con la natura e la solidarietà fra amici.
martedì 24 marzo 2009
Mappa vegana!
domenica 22 marzo 2009
La nostra forza!
Io sono cambiato tanto in questi mesi, ho imparato in tempi rapidi quali sono le cose realmente importanti nella vita, e quali invece diventano così relative da sembrare ridicole: di fronte al pericolo incombente della distruzione dell’ecosistema terrestre cosa può conservare ancora un valore: i soldi, il ruolo sociale, l’immagine pubblica, le comodità domestiche, il cibo appetitoso ... No, niente di tutto questo, le cose che hanno un vero valore, quelle che realmente danno un senso alla vita sono e restano sempre quelle più autentiche come l’amore, l’amicizia, la condivisione, la compassione, il dono di se stessi agli altri, il sorriso autentico, la comprensione, il perdono. Ma la grande cospirazione la cui prova è visibile ormai da mesi nei nostri cieli può anche aprire gli occhi su un sistema di inganni e di menzogne e fare capire come nel mondo sarebbe possibile realizzare un paradiso in terra sia dal punto vista socio-economico che psicologioco-spirituale.
Scoprire il potere della mente/anima/spirito/coscienza di ogni uomo, scoprire l’interconnessione non-locale (ovvero istantanea, non mediata da radiazioni o altri simili supporti di trasmissione) fra esseri viventi, la possibilità di auto-guarigione psichica/mentale/spirituale dei nostri corpi.
Forse il progetto delle scie chimiche è connesso anche alla volontà di impedire all’uomo di esplorare queste sue potenzialità e di metterle a frutto per liberarsi dalla schiavitù del potere che ci manipola.
venerdì 20 marzo 2009
Banca dei semi alle isole Svalbard
Nelle isole Svalbard - sperduto arcipelago a circa 1000 chilometri dal Polo Nord - è cominciata la costruzione di una cripta blindata che conterrà fino a tre milioni di semi, protetti da temperature sottozero, sistemi di condizionamento, e lo stesso isolamento del luogo. Alla temperatura naturale di -18 gradi, la cripta, che sta venendo scavata in una montagna coperta dal permafrost, consentirà di mantenere intatte le sementi per centinaia o migliaia di anni. Questo progetto si pone come un'iniziativa per l'Umanità, privo di carattere economico. Il fatto è che il finanziatore principale di questa arca delle sementi è la Fondazione Rockefeller , insieme a Monsanto e Syngenta (i due colossi del geneticamente modificato), la Pioneer Hi-Bred che studia OGM per la multinazionale chimica DuPont;
William Engdahl ragiona: quella gente non butta soldi in pure utopie umanitarie. Che futuro si aspettano per creare una banca di sementi del genere?
mercoledì 18 marzo 2009
Integratori
Le dottoresse Key-Tee Khaw e Aisla Welch le quali, al termine di una ricerca durata 20 anni affermarono la necessità di almeno 5 pasti al giorno di frutta e verdura per assicurarsi il giusto quantitativo di vitamine e minerali indispensabili a mantenere l’organismo umano in piena salute e garantire la immunità da cancro e infarto. Il commento del dr. Moffat, health specialist al Cancer Research Institute-UK, fu che i supplementi non possono assolutamente sostituirsi a una dieta sana, e che alla fine diventano essi stessi fattore cancerogeno aggiuntivo.
“Mangiare una dieta ad alto contenuto di frutta e verdura è il migliore modo, l’unico modo, per ottenere tutte le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno”.
Gli integratori ed i vicarianti di tutte le specie sono sostanze devitaminizzate, demineralizzate, privi di enzimi, di vitalità, di acqua biologica bilanciata e di biomagnetismo: sostanze che apportano nell’organismo calorie vuote e morte: rubano, assorbono, fanno razzia di minerali-vitamine-enzimi-ormoni interni per essere adoperati-digeriti-espulsi, lasciando alla fine il corpo non rafforzato e migliorato, ma indebolito e peggiorato.
All’università del Minnesota 256 soldati furono sottoposti a vari sforzi fisici con vitamine sintetiche e placebo. Non fu registrato alcun miglioramento. In Inghilterra durante l’ultima guerra fu condotto un esperimento su ragazzi per 9 mesi ai quali furono somministrate vitamine sintetiche. Anche in questo caso non si registrarono miglioramenti. Da notare che gli animali alimentati con prodotti sintetici muoiono prima di quelli a digiuno.
L’industria chimico-farmaceutica isola le principali sostanze fitochimiche attive e poi le mette in vendita sotto forma di integratori. Negli S.U. nel 2001 sono stati spesi 12 miliardi di dollari in integratori alimentari. I vegetali hanno sviluppato in milioni di anni le circa 20.000 diverse molecole fitochimiche che concorrono a mantenere l’equilibrio cellulare delle piante. Una sola pianta o un solo frutto può contenere migliaia di sostanze fitochimiche ed è solo un’illusione pensare di poterle sostituire con delle molecole in pasticche.
La capacità di trasformare i minerali inorganici (tratti dal suolo) in organici (utili e assimilabili da ogni organismo animale) è peculiarità solo delle piante: per questo i prodotti di sintesi, inorganici non possono essere utilizzati dal nostro organismo. In realtà i minerali organici delle piante traggono la loro benefica caratteristica dall’interazione sinergica ed armonica dei principi nutrizionali forniti dalla natura nelle giuste qualità e proporzioni, cosa che nessun laboratorio di chimica può fare. E quando un integratore sintetico, o un farmaco, genera una apparente quanto transitoria sensazione di benessere è solo la reazione di difesa dell’organismo nel tentativo di metabolizzare la sostanza estranea: i prodotti tossici si accumulano e presto o tardi si manifesteranno in una nuova patologia. La natura protegge dalla degradazione gli elementi fitoprotettivi all’interno dei loro scomparti cellulari; ma quando vengono estratti e le molecole vengono esposte all’aria, gli enzimi ne causano la distruzione per ossidazione.
Infatti, gli integratori non solo risultano essere inefficienti nella lotta contro le varie carenze ma la loro presenza nella nostra dieta, oltre a sovraccaricare i sistemi di assorbimento a livello delle pareti intestinali, influenzando il metabolismo e spesso inibiscono l’assorbimento di sostanze benefiche. Per cui qualora vi fossero delle carenze nutrizionali la cosa utile e necessaria è solo quella di consumare prodotti vegetali biologici, meglio se biodinamici e se dovesse persistere qualche carenza allora occorre intervenire sull’intero stile di vita del soggetto perché come diceva H. M. Shelton: “Non esiste malattia che sia correlata ad un’unica causa e nessuna malattia è curabile con una cura unitaria”.
Fonti: Franco Libero Manco e Valdo Vaccaro
venerdì 13 marzo 2009
Concetti di Igienismo e medicina naturale
Non bisogna soffocare i sintomi, ma eliminare le cause (cattive abitudini alimentari, di vita e di pensiero);
Il corpo non sa ammalarsi e tende sempre alla guarigione. La forza di guarigione è dentro di noi;
I fattori della salute sono: aria, acqua, terra, fuoco, sole, cibo, riposo, gioia di vivere e pensieri positivi;
Non esistono malattie bensì ammalati;
Più ci si allontana dalla natura più ci si ammala;
È la natura che cura: ciò che la natura non riesce a fare nessuno può sostituirla;
Non esistono malattie inguaribili se c’è l’energia vitale e se le malattie non sono trattate con la medicina ufficiale.
fonte: http://www.abin.it/
martedì 10 marzo 2009
Metalli pesanti
In questo post vorrei, tuttavia, soffermarmi sulle fonti e sugli effetti di 4 metalli pesanti:
Fonti di Alluminio:
Oggi, purtroppo la prima fonte di questo metallo tossico ci arriva dalle scie chimiche (per maggiori info http://www.tankerenemy.com/) ma non è l’unica causa, seppure sia proporzionalmente la più allarmante. Oltre a non uscire di casa nelle giornate di pesanti irrorazioni, si potrebbe anche far attenzione a non assumerlo da altre fonti quali: pentole di alluminio; lattine di alluminio, antiacidi (idrossido di alluminio); allume di potassio per sbiancare la farina, antitraspiranti; agenti essiccanti (per mantenere secchi il cacao, sale, lieviti per dolci); cosmetici; emulsionante nella lavorazione dei formaggi;
Gli effetti metabolici e i sintomi da contaminazione di alluminio sono disturbi comportamentali; alterazione dei neurotrasmettitori; cefalea; coliche; bruciori di stomaco; perdita della memoria; paralisi muscolare.
Fonti di Cadmio:
Riso e grano contaminati (fanghi di depurazione; fertilizzanti; acque di irrigazione); pesci come tonno e merluzzo; dieta ad alto contenuto di cibi raffinati; alimenti in scatola (la saldatura delle lattine); fumo di sigaretta (1 pacchetto = tra i 2 ed i 4 mcg. di Cadmio); lubrificanti per motori; fumi di scarico; inceneritori (gomma, vernici, plastica), amalgama dentario (alcuni tipi di otturazioni); industrie (batterie; semiconduttori);
Effetti metabolici e sintomi:
Necrosi delle cellule nervose; osteoporosi; osteomalacia; ipertensione arteriosa; arteriosclerosi; impotenza; necrosi tubulare renale, iperattività e disturbi dell'apprendimento; alopecia (perdita dei capelli); anemia; malattie cardiovascolari; infertilità e altro.
Fonti di Piombo:
Benzina contenente piombo; industrie; fumo di sigarette; vernici; lattine contenenti cibo sigillate con piombo; insetticidi; acqua potabile (tubature; saldature sulle giunzioni);
Effetti metabolici e sintomi:
Il piombo viene incorporato nelle ossa in sostituzione del calcio; inibizione di numerosi enzimi (ferrochelatasi, Acido d-aminolevulinico) e di tutti i metallo enzimi; alopecia; surrenalismo; arterio ed aterosclerosi; indebolimento delle funzioni cerebrali; cecità; sordità; depressione.
Fonti di Mercurio:
Pesci di grosse dimensioni (tonno, pesce spada, ... ); acque contaminate; medicazioni e farmaci (alcuni diuretici, vaccini); amalgama per otturazioni (pareri discordanti); intossicazione congenita (metilmercurio); industrie (peltro, fungicidi, adesivi, cere per pavimenti, ammorbidenti, candeggina).
Effetti metabolici e sintomi: Il Mercurio inibisce l'ATPasi; disturbi visivi ed uditivi, parestesie, anoressia, atassia; malformazioni congenite; vertigini; depressione del sistema immunitario; insonnia; perdita della memoria; disfunzioni tiroidee e surrenaliche.
Fonte: http://www.mineral-test-sas.com/
Foto scattata domenica 8 marzo 2009, giornata di intensa irrorazione chimica.
Intossicazioni
1. Intossicazione chimica, causata da tossine introdotte nel corpo tramite il cibo, farmaci , inquinamento, ecc.
2. Intossicazione emozionale, causata da emozioni negative. Le emozioni controllano le ghiandole endocrine e a seconda del tipo di emozioni possono secernere ormoni in quantità inadeguate per eccesso o per difetto con conseguente comparsa di sintomi indesiderabili.
3. Intossicazione mentale, causata da pensieri negativi che ci inducono ad agire sconsideratamente o a scatenare ulteriori emozioni negative ripresentando la situazione di cui al punto 2.
Una dieta che disintossica ( la dieta naturale igienista di H. Shelton o La Dieta senza muco di Arnold Ehret n.d.t.) può risolvere l'intossicazione chimica, con conseguente purificazione dei sensi fisici. Questo permette alla nostra coscienza di esprimersi meglio nel mondo in cui viviamo, ma se non ci dedichiamo anche al nostro miglioramento spirituale, i pensieri e le emozioni negative continueranno ad influenzarci negativamente e prima o poi ritorneremo a metterci in situazioni o riprenderemo gli stessi stili di vita che ci riporteranno al punto da cui siamo partiti prima di iniziare la dieta, e dopo una serie di alti e bassi l'abbandoneremo, cercando un'altra dieta nella vana speranza che possa dare risultati migliori della precedente.
Fonte: http://www.arnoldehret.it/
video: Guarigione senza farmaci/ alimentazione naturale.
Un buon punto di partenza!
Lo scopo di WWOOF è di creare conoscenza e interesse verso uno stile di vita biologico e biodinamico. Offre la possibilità di viaggiare in tutto il mondo in modo economico (spendendo solo i soldi dei viaggi n.d..t.) ed allo stesso tempo di dare un aiuto dove è richiesto e dove se ne presenta la necessità. Un vasto numero sempre maggiore di fattorie o famiglie hanno offerto un alloggio e il cibo in cambio di aiuto nel lavoro agricolo.
Bias di conferma
È un processo mentale che consiste nel prendere atto delle informazioni ricevute e selezionarle in modo da porre maggiore attenzione e, quindi, attribuire maggiore credibilità a quei dati che confermano le proprie credenze e, viceversa, ignorare o sminuire quelli che contraddicono le nostre credenze supposte.
Questo processo, se abilmente sfruttato, è un grande strumento di potere, in quanto riesce a portare un individuo o una collettività a negare addirittura l'evidenza.
In poche parole, quanto più una bugia è grossa, quanto più facile per la nostra psiche sarà crederci, soprattutto se l'alternativa opposta (non crederci) è sufficientemente dolorosa. La nostra psiche è strutturata in modo da credere a ciò che a essa convenga credere. Le verità dolorose vengono, di norma, negate dalla mente. (negazione dell'evidenza).
Volendo fare un parallelo con i fatti di cosa nostra: sarà dura per l'italiano medio, così affezionato al telegiornale quanto alle chiappe e alle cosce al vento che vanno in onda subito dopo, credere che l'emergenza rifiuti a Napoli sia stata creata ad HOC (c'era una discarica attiva che avrebbe potuto contenere i rifiuti e non è stata utilizzata e nemmeno presa in considerazione da chi doveva risolvere il problema) per poter instaurare un clima di tensione e di scontro sociale e per creare un precedente molto pericoloso in italia in merito all'utilizzo delle forze militari per presidiare le zone scelte dai nostri professionisti della politica per depositare i rifiuti (vicino a poli ospedalieri, a poche centinaia di metri dai centri abitati dell'hinterland napoletano) e più in generale per togliere ai cittadini, dopo la rappresentanza parlamentare, anche la possibilità di opporsi come collettività alle scelte scriteriate di questi ultimi 15 anni.
La nostra mente "ci protegge" rifiutando qualsiasi fatto reale che non è in grado di affrontare e di elaborare, mentre cerca invece di conservare una visione rassicurante delle cose. Tutti noi siamo soggetti a questo fenomeno, taluni più di altri e questo può portare loro a negare addirittura l'evidenza dei fatti.
L'hindsight bias modifica i nostri ricordi per adattarli alle contingenze cognitive del presente. E' un fenomeno molto comune, che accade a noi tutti i giorni, ma lo si osserva anche in politica, ogni volta che un'opinione (o un'ideologia) viene cambiata in un'altra. Tutti (o quasi) quelli che credevano a quella opinione, magicamente non solo mutano la propria, ma anche il ricordo che hanno delle opinioni che avevano in passato.
sabato 7 marzo 2009
SEITAN E VEGANI
Ho ragione di credere che “qualcuno” abbia interesse nel fare ammalare le persone o comunque a mantenerle in uno stato di salute basso e dipendente da farmaci o integratori.
Ormai che mangiare carne o latticini faccia male lo sappiamo quasi tutti, quello che non sappiamo o a cui magari non abbiamo pensato è che i vegani, eliminando i prodotti di origine animale, non sono indenni dai rischi della grande industria della morte (morte di un uomo o di un animale, sempre morte è.).
Da qualche anno a questa parte sono comparsi sul mercato vari prodotti “vegan”, surrogati di tipici alimenti che si consumavano da onnivori... è il caso della maionese, del formaggio, della carne, polpette, ravioli, brioches, torte dolci o salate, salse ragù, wuster, bresaola.... tutto rigorosamente vegetale.
È interessante leggere gli ingredienti di questi prodotti... biologici si intende... prendiamo in esame dei wuster di Tofu... si noterà, in percentuale, che la quantità di “grassi vegetali” è enorme. Oltre ai vari aromi, l’altro ingrediente principale è la Soia, noto legume dalla sicurezza moolto discutibile. Soia e grasso: questo è cibo vitale per l’uomo?
Ma adesso passiamo al prodotto principale del quale desidero parlare...
il Seitan, molto noto tra i vegani e vegetariani come “sostituto” dei cadaveri animali. Si vede che ai vegani sotto sotto i cadaveri piacevano e non gli va di privarsene totalmente, così si mangiano un fac-simile, una copia cruelty-free. Psicologicamente per fare il passaggio può anche starci di mangiare il seitan ma poi bisognerebbe abbandonare l’idea della carne.
Il seitan è Glutine di frumento (in alcuni casi si usa Glutine di Kamut o altri cereali). Allora facciamo lavorare insieme i due emisferi... Glutine... frumento senza glutine.... celiachia.... vegani... Perfetto!!! Come fare a smaltire tutto il glutine scartato dalla grande industria dei cereali destinati alle persone dichiarate intolleranti al glutine? ZAC! Esce dalla finestra e rientra dalla porta! Invece di buttare via tutta quella merda derivante da una lavorazione irrazionale del grano, la ributtano sul mercato facendola passare come cibo di nicchia, supercostoso, e soprattutto ge-nu-i-no!! Come è successo con il Fluoro... Complimenti all’industria della morte, non se ne salverà nemmeno uno!!!!!
NO AL GLUTINE! NO ALLA SOIA!
Vegani non lasciamoci fregare!
Scritto da: Manuela
Cereali ai granivori!
Ma l’uomo non è granivoro. Un regime esclusivo di farina bianca e acqua è sufficiente a causare la morte di un uomo perfettamente sano, dopo avergli causato da venti a quaranta giorni di scorbuto, giorni di tortura, gengive sanguinanti, articolazioni gonfie ed altri sintomi. È necessario giungere, progressivamente alla soppressione di tutti i cereali!
Un buon inizio è scegliere pane e pasta integrali (non cascate nel tranello di tutte quelle marche e panifici che vendono pane con farina bianca e cruschello aggiunto con la dicitura "tipo integrale", leggete e comprendete sempre gli ingredienti di tutto quel che acquistate!) La farina raffinata è privata del germe di grano e del suo involucro (crusca). La raffinazione pertanto uccide le potenzialità del grano. L’unico vantaggio è praticamente che la farina non si deteriora facilmente. La farina bianca ed i prodotti derivati (pane, pasta, pizza, dolciumi, ecc.), durante la digestione diventano una specie di colla; in tempo di guerra facevano giocare i bambini con una colla fatta di farina bianca cotta in poca acqua.
Questa poltiglia può essere considerata come una sorgente di muco e costituisce uno dei tanti fattori di inquinamento del nostro organismo. Nel tempo questo muco diventa capace di attaccarsi alle pareti intestinali, ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso. Il glutine, una sostanza collosa che si trova soprattutto nel grano e perciò nel pane, può anch'esso danneggiare e bloccare i villi intestinali.
Inoltre, ormai da diverse decadi il pane è cotto con impasti studiati dall’uomo: lievito dai batteri, termofili, saccharomycetales. La tecnologia utilizzata nella loro produzione è abominevole, innaturale. La melassa è mischiata con l’acqua, lavorata con la candeggina, acidificata con acido solforico, ecc. Se una persona abusa di prodotti alimentari contenenti lievito e acido, lo stomaco non può resistere a questo a lungo. Ustioni porteranno all’apparizione di ulcere, dolore e sintomi comuni come bruciore di stomaco. L’organismo è costretto a combattere con l’acidosi, utilizzando molta energia per ripristinare l'equilibrio acido-alcalino mediante l’utilizzo dello stesso, sprecando inutilmente l’importante riserva alcalina: calcio, magnesio, ferro, potassio, sodio. La rimozione degli elementi minerali alcalini dalle ossa dello scheletro inevitabilmente porta ad una loro dolorosa fragilità, che è una delle principali cause di osteoporosi a qualsiasi età.
Il prof. Arnold Ehret ritiene che molte delle malattie siano dovute al muco accumulato in qualche organo o in qualche conduttura, in modo da alterarne il naturale funzionamento. Pane, pasta, riso, latticini, carne... tutto concorre alla creazione di muco.
Invece la frutta e in particolare il succo degli agrumi tendono a scioglierlo.
Ecco alcune malattie e come il prof. A. Ehret ne stabilisce la causa:
Raffreddore: sforzo per eliminare i prodotti di rifiuto (muco) dalla testa, dalla gola e dai condotti bronchiali. Il muco crea il terreno ideale affinché i microbi possano trovare l'ambiente per moltiplicarsi. Ricordiamo che ogni specie vivente necessita di "terreno adatto" ed il muco è quanto di meglio possiamo offrire per ospitare in noi i microorganismi apportatori di influenze, raffreddori, forme catarrali e così via.
Polmonite: il raffreddore è sceso in profondità. E' presente uno sforzo per eliminare il muco dagli organi più spugnosi: i polmoni.
Reumatismi e gotta: vi sono acidi urici e muco accumulati, la circolazione dell'energia vitale è pertanto carente.
Foruncoli: evidente eliminazione di sostanze indesiderate.
Sordità: accumulo di muco nei condotti uditivi.
Stitichezza: accumulo dei rifiuti nel tratto intestinaleOgnuno di noi, anche se crede di essere in buona salute, ha accumulato fin dalla prima infanzia una certa quantità di materiali di rifiuto in special misura sulle pareti intestinali. Si pensi al proposito che esami di autopsia hanno riscontrato che il 50/60% dei colon esaminati (ultimo tratto intestinale) conteneva fino a 6/7 chilogrammi di rifiuti di cui alcune parti risalenti a diversi anni prima.Il fatto che una persona abbia lo svuotamento intestinale ogni giorno non significa che sia libera da un accumulo indesiderabile di detriti e prodotti di rifiuto sulle pareti dell'intestino.
Fonti: libro L'arte di nutrirsi per fortificarsi. Autore: Mosséri Albert http://www.procaduceo.org/it_corsi/diagnosi/fattmala/muco.htm
Le mestruazioni sono necessarie?
La donna primitiva
Le ricerche della dottoressa ginecologa Pelotti espongono quanto segue: “Quando una donna ha mastodinia, dolore al seno, pensa che é normale, specie se ciò avviene prima della mestruazione, non va a pensare che il dolore é legato ad una infiammazione intestinale, e non verifica che più cereali e amidi mangia più il seno si gonfia e fa male. La donna primitiva, che seguiva le leggi della natura, non aveva la sindrome premestruale, non aveva dolore mestruale, aveva una mestruazione scarsissima, una goccia di sangue, non portava il pannolone e non aveva male al seno, e qualora avesse avuto male al seno avrebbe collegato il dolore ad un cibo sbagliato che avrebbe provveduto a non ingerire più.”
Le mestruazioni e l’ovulazione sono processi differenti tra loro
L’ovulazione nella donna sana avviene senza mestruazioni. Queste, se avvengono in coincidenza dell’ovulazione non sono normali. L’astenia (debolezza) dei muscoli addominali contribuisce alla condizione emorragica delle mestruazioni che la donna sperimenta mensilmente. Dopo l’ovulazione, si verifica un ispessimento della mucosa che riveste l’utero (endometrio), dovuto alla preparazione al concepimento. Se questo non avviene, l’ispessimento si sfalda. Nella donna debole e tossiemica tale sfaldamento si accompagna ad un’emorragia dei sottili capillari che, attendevano l’eventuale concepimento. Nella donna sana il rivestimento mucoso si trasforma soltanto in una leggerissima perdita di muco, e la fitta rete di capillari si limita a diradare finchè, a seguito della successiva ovulazione, non si riproponga una nuova preparazione al concepimento. La normale funzione ovulatoria non cessa con il cessare delle mestruazioni.
Gli animali mammiferi come l’uomo, hanno il ciclo?
Gli animali selvatici non hanno mestruazioni ma sono soggetti al periodo stagionale degli accoppiamenti, conosciuto come fregola, calore o estro, che di solito si verifica una o due volte all’anno, in primavera o in autunno (...). Sottoposti a condizioni di addomesticamento o di cattura, in allevamento o negli zoo, questi periodi sessuali diventano più frequenti e la congestione sanguigna nei genitali che accompagna questi periodi diventa più intensa, fino a manifestarsi come emorragia mestruale. La maggioranza degli osservatori oggi, conviene che la causa delle mestruazioni negli animali domestici è il cibo che ricevono dall’uomo. Quando questi animali sono nutriti con naturali piante fresche che normalmente mangerebbero in natura, la mestruazione cessa.
Leggi l'articolo completo sul sito: http://www.disinformazione.it/mestruazioni.htm
oppure scaricalo qui: http://www.mediafire.com/?zii1ejmydog
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