venerdì 22 maggio 2009

Assimila i nutrienti!

Gli alimenti sono quelle sostanze che, attraverso i complessi processi della digestione, vengono elaborati dall’organismo ed assimilati dal sangue. Le sostanze inutili, come le medicine, sono velenose. Per essere utile, la sostanza non deve contenere ingredienti nocivi e superflui.Il tabacco, ad esempio, che è una pianta, contiene proteine, carboidrati, minerali, vitamine ed acqua. Per questo motivo, dovrebbe essere considerato un alimento, ma, oltre a questi elementi, contiene notevoli quantità di veleni, tra i quali alcuni dei più pericolosi esistenti in natura. Il tabacco, pertanto, non è un alimento.

Una digestione poco regolare non può fornire i materiali con cui produrre un sangue ricco; da questo deriverà che i tessuti non saranno nutriti adeguatamente, che la salute generale ne risentirà e che la costituzione si deteriorerà. È molto importante ricordare che il normale processo di produzione del sangue dipende dalla preparazione dei materiali che servono a tale scopo, nel tratto digestivo. Una buona digestione, quindi, significa un normale ricambio di tessuti in tutto il corpo. Una digestione migliore da, come risultato, un generale miglioramento di tutte le funzioni vitali.

I cibi che non vengono digeriti non posseggono alcun valore. Mangiare per poi lasciare che il cibo “si rovini” nello stomaco, significa non solo sciuparlo ma anche qualcosa di più grave: i cibi che si decompongono nello stomaco producono dei veleni dannosi all’organismo.

Una giusta combinazione tra gli alimenti quindi non solo garantisce una nutrizione migliore, in conseguenza di una digestione più funzionante, ma serve anche a proteggere dagli avvelenamenti.
Un sorprendente numero di allergie alimentari scompare completamente quando gli individui considerati allergici, imparano ad alimentarsi, combinando i cibi in maniera tale da poter essere digeriti. Una digestione normale produce sostanze nutrienti; non veleni da immettere nel flusso sanguigno.

Molti ed immensi sono i benefici che derivano da una digestione migliore.
L’indigestione è il precursore, non la causa, di molte delle malattie più serie dell’uomo. Ma ogni danneggiamento delle funzioni, diventa una fonte secondaria di cause, e l’avvelenamento che risulta dall’indigestione aumenta le cause della sofferenza che vanno ad aggiungersi a quelle primarie. Prevenendo l’indigestione, ci si mantiene in salute; quando l’indigestione viene guarita, la salute ritorna.

È sicuramente meglio digerire il cibo piuttosto che ricorrere ai farmaci.
Le medicine forniscono un sollievo temporaneo ai disturbi relativi all’indigestione, ma incoraggiano le abitudini che la causano, producendo danni. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, dice un vecchio proverbio. Le persone intelligenti che chiudono gli occhi davanti alle evidenze fisiologiche ed a quelle relative alle combinazioni tra gli alimenti, garantiscono a se stesse disturbi e sofferenze inutili.

Fatevi queste domande!

Qual’è il vantaggio di mangiare proteine in abbondanza per poi farle putrefare nel dotto gastro-intestinale?
Le proteine rese inutili non costruiscono i propri amminoacidi.

Quale beneficio si trae dal mangiare cibi ricchi di vitamine per poi farli decomporre nello stomaco e nell’intestino? I cibi avariati in tale maniera non forniscono al corpo le vitamine.

Quale vantaggio alimentare si trae dal mangiare cibi ricchi di minerali per poi lasciarli avariare nel dotto alvino? I cibi così rovinati non forniscono al corpo i minerali necessari. I carboidrati che
fermentano nel tratto digestivo vengono trasformati in alcool e in acido acetico, non in monosaccaridi. I grassi, che irrancidiscono nello stomaco e nell’intestino, non forniscono all’organismo gli acidi grassi e la glicerina di cui ha bisogno.

Per poter trarre sostentamento dai cibi consumati, è necessario che questi vengano digeriti e non che vadano a male. Parlando del fenolo, dell’indolo e dello scatolo, questi veleni vengono spesso trovati nelle urine e la quantità presente serve ad indicare il grado di putrefazione dell’intestino.


fonte: la facile combinazione degli alimenti di H. Shelton

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